Croce Pietro Bonacina

La Croce Pietro Bonacina, o anche Croce di Barni, è una evidente croce - sopratutto quando illuminata di notte - posta lungo la scogliera dei Cambrai, al di sotto del Belvedere di Spessola lungo il versante Est del Monte Ponciv. La croce è stata eretta in ricordo di Pietro Bonacina che, all'età di 18 anni, perse la vita cadendo in quel punto nell'anno 1971. La croce si si trova al di fuori di ogni itinerario escursionistico, è posizionata in un punto particolarmente esposto e pericoloso, per raggiungerla sono necessarie competenze alpinistiche.

La Croce Pietro Bonacina è facilmente individuabile dal basso, sia dall'abitato di Barni che da quello di Magreglio. Anche dal Monte Orsera o dalla Madonnina è ben visibile. Un sistema di pannelli solari ne permette l'illuminazione notturna, creando insieme alla Croce di Dalco, posta più a nord sul Monte Corbera, due punti luminosi lungo il fianco del Monte San Primo.

Ai piedi della croce è posta una lapide in marmo con scritte in metallo che permette di conoscere qualche dettaglio in più sul giovane ragazzo a cui è dedicata: "Da qui misteriosamente precipitando per oltre 100 metri incontro tragica morte il buono e leale Pietro Bonacina di 18 anni. 14/02/1971. Sconsolati ricordano i famigliari". La lapide mostra anche un'immagine di Pietro.

Negli anni mi è capitato spesso di vedere le fotografie in ceramica delle vecchie lapidi sbiadire o rompersi. Qualcosa che mi ha sempre lasciato tanto infastidito quanto dispiaciuto. Per questo ho voluto conservare in uno scatto digitale la fotografia di Pietro Bonacina. Non conosco molto della sua storia al momento. So che aveva 18 anni nel febbraio del 1971, e che quindi era nato nel 1952/1953. Era in pratica quasi coetaneo di mio padre ed è morto pochi anni prima della mia nascita. Le pareti dove ha perso la vita, i Cambrai, sono pericolose tanto oggi quanto allora ed al di sopra delle scogliere è ancora visibile la recinzione in filo spinato che arginava i pascoli dell'Alpe Spessola. Il paglione e la verticalità rendono quelle zone significativamente ostili e rischiose, basta davvero poco per commettere un errore fatale. Prima di raggiungere la croce, e scoprire attraverso la lapide qualche informazione in più, tutto quello che sapevo - raccogliendo frammentarie dicerie - era che "un giovane pastorello era caduto inseguendo le bestie al pascolo". Ora però non saprei dirvi se questa è la vera storia di Pietro. Se avrò fortuna nello scoprire qualcosa in più sarà mia premura aggiornare questo ricordo.

NON esistono sentieri di tipo escursionistico (E) o (EE) per raggiungere la Croce Pietro Bonacina. La scogliera dei Cambrai è significativamente pericolosa anche per esperti ed alpinisti. Si SCONSIGLIA in modo categorico di tentare l'avvicinamento alla croce senza adeguata consapevolezza o competenza. Fatta questa dovuta premessa posso raccontarvi come ho fatto a raggiungerla in modo che la mia esperienza, qualora decideste di non seguire il mio consiglio, possa esservi in qualche modo utile. Per trovarla ho dovuto fare due tentativi. Il primo, forse un po' velleitario, è stato dal basso, risalendo la Val Tarbigia lungo il sentiero della Prea Nuelera, e si è arenato ai piedi delle pareti. Il secondo, più ponderato, è stato dall'alto scendendo dal Belvedere di Spessola. Il problema principale è che la croce si trova in una radura erbosa circondata dagli alberi, e questo rende difficile individuarla all'interno delle numerose radure e scogliere che contraddistinguono i Cambrai. Questo mi ha imposto di procedere per tentativi cercando di riconoscere nelle foto scattate dal basso le strutture rocciose individuabili attraverso la vegetazione. Inizialmente, sbagliando canale, ho finito per percorrere tutto il crinale verso sud fino a raggiungere il Doss del Fòò. Ritornato sui miei passi ho scoperto che il canale giusto era quello appena a monte di dove avevo iniziato le ricerche. Avendo involontariamente esplorato i Cambrai nella loro intera lunghezza posso dirvi che vi sono numerosi punti davvero pericoli ed altrettanti che possono trarvi in inganno durante la ricerca. Tenete a mente che per raggiungere la croce NON è necessario infilarsi in canali rocciosi o in altre situazioni particolarmente esposte (sebbene molte tracce di animali possano darvi suggerimenti sbagliati). L'unica via di accesso possibile è attraverso un piccolo bosco alla fine di un canale erboso. Il bosco è ripido ma non terribile e soprattutto è riconoscibile per la presenza di una catena in metallo che, in qualche modo, offre un minimo di protezione ed aiuto. SE non individuate la catena NON abbassatevi di quota, state alla larga restando in zone sicure da cui possiate allontanarvi senza impedimenti. Va rimarcato che il panorama fruibile dalla croce è lo stesso godibile dal Belvedere e che quindi, salvo interesse storico o umano per la vicenda ed il ricordo di Pietro, non ci sono molte ragioni per spingersi in quella zona pericolosa. Mi raccomando.