Corno Orientale di Canzo

Il Corno Orientale, con i suoi 1.239 metri di altezza, è il più basso tra i tre corni sommitali e quello maggiormente spostato verso Est. Il versante Nord-Ovest offre una semplice linea di salita che dalla Bocchetta di Leura attraversa un facile prato e conduce all’alta croce di vetta. Il versante Nord-Est è invece caratterizzato dalla parete rocciosa più imponente di tutto il gruppo dei Corni di Canzo. Anche il versante Sud-Est, sebbene inframezzato da terrazze boscose, è fortemente roccioso. Nello spigolo, che dal basso appare come un torrione, è possibile individuare con facilità la linea del Diedro Dell’Oro che lo percorre verticalmente. Proseguendo verso Sud troviamo una struttura rocciosa di dimensioni minore che forma l'Anticima del Corno Orientale e da vita al lungo crinale che scende verso il Corno Rat. Questo crinale, che prende il nome di Cresta Est, è percorribile seguendo il prosieguo della Ferrata del 30° Osa al Corno Rat. Questo itinerario è da considerarsi di tipo EE (Escursionisti Esperti), con tratti attrezzati, sopratutto nella parte finale, in cui è davvero consigliabile e rassicurante procedere in sicurezza così come avviene in un itinerario EEA (imbrago, set da ferrata e Casco). Il Corno Orientale, laddove non presenta impegnative difficoltà alpinistiche, risulta quindi essere il più accessibile e frequentato, soprattutto per chi proviene dal Rifugio SEV. Il panorama, a sbalzo su Valmadrera, è molto ampio e piacevole.

La vetta del Corno di Canzo Orientale appare molto morbida e caratterizzata da un piacevole ed ampio prato in leggera pendenza. Gli imponenti salti rocciosi del versante Est e Sud sono facilmente riconoscibili ed evitabili: la prudenza consiglia tuttavia di mantenersi a debita distanza dal bordo delle pareti e dal sottostante vuoto (in alcuni casi oltre 200 metri). Spazio ce ne è in abbondanza, quindi non vale la pena rischiare avvicinandosi troppo. Sulla sommità di questo prato è stata eretta un'alta croce di vetta in metallo posta su un basamento di sasso. E' importante inoltre rimarcare che il sentiero immediatamente sul lato sinistro della croce (osservandola frontalmente con il rifugio Sev alle spalle) per quanto appaia invitante NON è un sentiero percorribile, bensì una traccia creata dagli animali, sia selvatici che al pascolo, che porta ad un pericoloso sperone roccioso sullo spigolo Sud-Est del Corno Orientale (uscita Diedro dell'Oro).