[03 May 2023] - Testo di Davide Valsecchi, AMM Collegio Guide Alpine Lombardia (IUMLA)
La Croce di Dalco è un croce in sasso che, ben visibile dall'abitato di Magreglio, si innalza al disopra delle scogliere rocciose del versante sud-orientale del Monte Corbera, cima minore del Monte San Primo. La croce, edificata nel 1900, è oggi uno dei punti più panoramici e frequentati del Triangolo Lariano, anche grazie alla vicinanza con la Menaresta, l'intermittente sorgente del Fiume Lambro, la grotta Il Buco della Pecora e gli spazi ricreativi e gli itinerari escursionistici del Pian Rancio.
Nei pressi della Croce di Dalco è stato posto un pannello, realizzato dal Comune di Magreglio e dai volontari del Gruppo "Dèmes una man", in cui viene descritta come segue la storia della croce e della sua costruzione.
Il 21 ottobre 1900, il parroco Don Ambrogio Salmoiraghi "secondo il desiderio del popolo e suo concorso” chiede alla Giunta Municipale il permesso di costruire “una Croce monumentale, sul monte detto Dalg (...) occorrendogli a ciò l'uso di vari sassi e luogo opportuno”. Il sindaco Giuseppe Verani, a nome della Giunta, risponde lo stesso giorno “accordando l'occupazione di terreno e relativi sassi occorrenti per l'erizione in vivo (...) senza alcun Compenso trattandosi di opera pubblica Monumentale”. La Croce è stata costruita da scalpellini e muratori del luogo, ricavando la base, l'asta centrale e i due bracci da massi trovanti di granito, recuperati nella zona Castagneti e lavorati e inchiavardati al centro con ferri. L'inaugurazione solenne della Croce in cima al monte Dalco, in omaggio a Gesù Redentore, per fine e inizio secolo, ha luogo il 29 luglio 1901.
Nella roccia della croce sono incise, nel lato rivolto verso la valle, due scritte in latino:
La croce è attualmente illuminata in modo passivo grazie a dei pannelli solari: non ci sono luci sulla croce, ma solo un faretto a terra che la illumina dal basso.
Nell'aria circostante alla croce sono stati posizionati tavoli e panche in legno.
La Croce di Dalco offre uno scorcio panoramico davvero interessante. A sbalzo sopra Magreglio permette di osservare dall'alto tutta la valle e la Sacca di Barni. Frontalmente, da sinistra a desta, si trovano la sommità del Monte Castel di Leves ed il Monte Oriolo. Alle loro spalle il Monte Moregallo, i Corni di Canzo e la cima del Monte Prasanto. Se attraversiamo il lago ci appaiono le due Grigne, ai cui piedi è ben riconoscibile l'abitato di Mandello del Lario. Più a nord appare invece il profilo piramidale del Monte Legnone. A supporto dei visitatori, nei pressi della Croce, un pannello informativo aiuta ad individuare e riconoscere le montagne visibili.
Per raggiungere la Croce di Dalco gli itinerari più semplici sono sul versante Nord-Est, partendo dal Piano Rancio. Il primo, che prende avvio da Via Dalco, raggiunge l'omonimo acquedotto e prosegue fino alla Croce. Il secondo invece prende avvio nei pressi della sorgente Menaresta, anch'essa facilmente raggiungibile da Piano Rancio, e prosegue lungo un piacevole sentiero a mezza costa. Due alternative, leggermente più impegnative, prendono avvio dai Castagneti di Magreglio, località attrezzata facilmente raggiungibile anche in auto. Il primo sentiero è la "direttissima", che come suggerisce il nome affronta il dislivello in modo "sbrigativo" ed è per questo abbastanza impegnativa. Il secondo invece permette di raggiungere la Menarasta, o in alternativa il passo del Prael, congiungendosi con il sentiero che descritto sopra. L'ultima possibilità, a tratti impegnativa, è quella di salire da Nord, partendo dall'estremità più settentrionale di Via dei Castagneti oppure attraversando dalla strada che risale al Piano Rancio (attraversando però diversi cancelli e proprietà private). Tutti questi sentieri sono ben evidenziati dalla segnaletica e sono riportati sulle principali carte escursionistiche.
Il Monte Corbera sovrasta da nord l’abitato di Magreglio ed è ben riconoscibile dalla croce in sasso che caratterizza il suo belvedere, spesso chiamata anche Croce di Monte Dalco. Sulle sue pendici meridionali scorre il Fiume Lambro che, a valle di Piano Rancio, ha la sua sorgente nella famosa Menaresta. A livello escursionistico il Monte Corbera si inserisce nei numerosi itinerari che coinvolgono l’intorno di Pian Rancio, della Menaresta, delle grotte carsiche del Buco della Pecora. Il panorama dalla croce offre un suggestivo scorcio sulle Gruppo dei Corni di Canzo, sul ramo orientale del lago, sul Gruppo delle Grigne.
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