[18 May 2023] - Testo di Davide Valsecchi, AMM Collegio Guide Alpine Lombardia (IUMLA)
Il Parco Arnaldo Mussolini è una pineta artificiale sul versante sud-occidentale del Monte Gerbal, a monte dell'abitato di Sormano sul fianco della vecchia mulattiera che risale alla Colma del Bosco. L’area, nota anche come Pineta Mussolini, è stata dedicata nel 1932 ad Arnaldo Mussolini, fratello del Duce. Un cippo commemorativo - un'incisione su un masso erratico - è riemersa nell'agosto 2021 in seguito ad un incendio doloso.
Nell'Agosto del 2021, in seguito all'intervento dei vigili del fuoco per un incendio doloso nella pineta, è riemerso una dedica incisa su un masso granitico posto al fianco della vecchia mulattiera che collegava Sormano con la Colma del Bosco (da non confondere con la Colma di Sormano). Il masso riporta l'incisione, riga per riga: "Parco Arnaldo Mussolini", a cui fanno seguito numeri in decimale e numeri romani "19 II XII". Al di sotto vi è una un linea di separazione, forse una freccia che punta verso la Colma del Bosco. La scritta successiva è in parte di difficile lettura. E' infatti ben riconoscibile la scritta "S.Valeria", nome del comune che venne costituito nel 1928 con i soppressi comuni di Caglio, Rezzago e Sormano (ripristinati nel 1947). La scritta che antecede il nome del vecchio comune è in parte erosa (o cancellata) e sembra essere "Fascio". Potrebbe quindi indicare il gruppo, "Fascio Santa Valeria", che originariamente realizzò il cippo e la pineta. L'ultima incisione è presumibilmente un'altra data "18 III XII".
Arnaldo Mussolini, fratello minore di Benito Mussolini, era un politico ed un giornalista fascista che contribuì attivamente all'attività del partito fino al 1931, anno della morte all'età di 46 anni. L'interesse per la natura lo indusse inoltre a dedicarsi alla rinascita boschiva, all'organizzazione dell'agricoltura, alle bonifiche, diventando il primo presidente del Comitato Nazionale Forestale. Il 27 novembre 1928 gli fu conferita la laurea honoris causa in scienze agrarie.
Risulta quindi che nel 1932, nell'ambito del neonato comune di Santa Valeria (1928-1947) gestito da un Podestà, sia stata dedicata la pineta artificiale come commemorazione ad Arnaldo Mussolini (probabilmente teorico delle importanti attività di piantumazione di quel periodo). E' interessante osservare - per comprendere lo spirito del tempo - come Benito Mussolini, alla morte del fratello, mandò un telegramma a tutte le scuole italiane "ordinando" di piantare una quercia in memoria del defunto Presidente del Comitato Nazionale Forestale.
Al ritrovamento del cippo ne è nata, come spesso accade, un'accesa "polemica estiva" sul destino del cippo. L'ANPI, scandalizzata, invocava a gran voce la sua rimozione o cancellazione. Io, se non ricordo male, credo fossero i nazisti a bruciare i libri ed i talebani a distruggere i monumenti. Trovo quindi piuttosto stupida l'idea di aggredire un inanimata"pietra fascista" quando poi ci prostra, quasi omertosi, con i fascisti ed i fascismi vivi e vegeti. La storia va compresa e mai riscritta. Credo che il cippo più che un valore "ideologico" abbia un valore "archeologico" e possa essere un'ottimo spunto di studio e ricerca (così come lo è stato per me) su un periodo storico complesso e di difficile comprensione.
Il cippo testimonia da un lato una nascente sensibilità ambientalista, dall'altro mostra quanto il fascismo fondasse la propria autorità su un sistema - per certi versi inaspettatamente spontaneo - caratterizzato dalla propaganda, dal clientelismo e dalla diffusa ruffianaggine verso i potenti.
La Torretta è una cima lungo il crinale che dal Monte Gerbal scende in direzione Sud verso Sormano. Questo crinale, stretto tra la Valle Roncaglia e la Valle del Lambro, è percorso da diversi sentieri che dall’abitato di Sormano salgono alla Colma del Bosco o alla Cima del Cornet. Lungo il sentiero che ripercorre la cresta ci si imbatte in un rialzo roccioso sulla cui sommità è posto un basamento in sasso ed una grande croce in metallo.
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