[27 Jun 2023] - Testo di Davide Valsecchi, AMM Collegio Guide Alpine Lombardia (IUMLA)
Sul versante meridionale del Monte Rai, all'interno della Riserva Naturale del Sasso Malascarpa, vi è una forte concentrazione di fenomeni geologici davvero particolari. Accanto ai ben noti Campi Solcati si innalzano tre creste rocciose parallele che scendono verso la Val Molinata. Le tre creste, facilmente riconoscibili anche a grande distanza, sono spesso chiamate Cresta del Referendum facendo riferimento alla principale via di arrampicata (aperta nel 1974 da Giorgio Tessari e Claudio Adamoli) lungo la sommità della cresta più meridionale (o quella a sinistra guardando dal basso). Il Sentiero Geologico Alto scorre proprio tra le bastionate della Cresta del Referendum ed i Campi Solcati. Di fatto le Creste del Referendum sono il proseguo sul lato meridionale del Monte Prasanto del Sasso Malascarpa, formazione rocciosa che invece scende sul lato settentrionale con caratteristiche significativamente diverse.
Dalla cima del Corno Rat è possibile osservare la complessità delle conformazioni geologiche che caratterizzano il versante meridionale, nella Val Molinata, della Riserva Naturale del Sasso Malascarpa. Sulla sinistra è possibile osservare la bastionata che sostiene i Campi Solcati mentre sulla destra si possono vedere in tutta la loro estensione le tre creste parallele. Di fatto la Cresta del Referendum è, delle tre, quella più breve a sinistra, tuttavia nell'uso comune il toponimo identificata spesso tutte e tre le creste.
Addentrandosi nella Val Molinata e risalendo il Sentiero Geologico Alto si ha la possibilità di percorrere tutta la base della Cresta del Referendum osservandone sia la bastionata che il profilo. Si può quindi osservare come le tre creste siano verticali ed estremamente sottili nella loro parte più a valle.
Il versante sud della Cresta Del Referendum, che corrisponde alla Cresta di Sinistra ed è osservabile ad esempio dai Campi Solcati, appare verticale di roccia compatta ma lavorata. Diversamente il lato Nord, che corrisponde alla Cresta di Destra, è sempre verticale ma caratterizzato da una roccia estremamente fragile. La particolare differenza tra le creste esterne rimarca la differenza geologica tra i vari strati calcarei che le compongono e che, per effetto dei movimento tellurici, ne hanno causato l'impennata.
La Cresta Destra della Cresta del Referendum, quella delle tre esposta a nord, presenta una bastionata verticale ma composta di roccia calcarea estremamente fragile e friabile. La parete si sta lentamente sgretolando in scaglie e "cubetti". Il confronto con la Cresta Sinistra, rivolta a Sud e composta di roccia compatta, rimarca le profonde differenze geologiche nella complessa stratigrafia che caratterizza tutta la zona.
Sulla sommità della Cresta del Referendum è stato realizzato, posizionando una staccionata di legno, un belvedere sui vicini Campi Solcati. La posizione della Cresta offre un favorevole punto di osservazione sulla sottostante parete, ma anche sul Monte Barro, su Lecco, il Resegone ed il Lago.
[In Fase di Sviluppo] Le tre creste vengono spesso chiamate Cresta del Referendum proprio per la primissima via che nel 1974 fu aperta dalla Guida Alpina Giorgio Tessari e Claudio Adamoli sulla cresta di Sinistra, quella relativamente più breve ma con roccia compatta e salti verticali più accentuali. Cresta del Referendum: TD- 250m/6L - (V/A1) Giorgio Tessari e Claudio Adamoli - 1074. Sempre sulla Cresta di Sinistra, ma sulla bastionata verticale, sono state poi aperte diverse linee di salita per una falesia sportica che, al momento, non particolarmente frequentata o mantenuta. All'inizio delle creste, nella loro parte più a valle, vi è un alto pilastro - il Guglia del Peder - su cui sono state realizzate due linee di salita negli anni '60.
Il Monte Prasanto è una bella ed interessante montagna che molto spesso viene confusa per il suo vicino, poco più alto, il Monte Rai. Questo perché appena sotto la cima del Prasanto si innalza la ben visibile torre di telecomunicazioni. Il fatto che ci sia l’antennone della televisione porta curiosamente un ampio numero di persone a credere sia il Monte RAI. Superato questo fraintendimento la cima del Prasanto offre un piacevole prato sommitale, un buon panorama e numerosi punti di interesse. A breve distanza si può infatti visitare il Sasso Malascarpa: cuore dell’omonima riserva naturale è un interessante formazione geologica in cui è possibile osservare con grande facilità numerosi fossili.
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